Cosa è il caffè Arabica?
- Il caffè Arabica è considerata la varietà più pregiata tra i caffè. Cresce ad altitudini comprese tra gli 600 e i 2200 metri slm, nella fascia del mondo compresa tra i due Tropici, conosciuta appunto come la cintura del caffè. I maggiori produttori di caffè arabica si trovano in Africa e in America Centrale e Meridionale.
- ha un profilo aromatico ricco e raffinato; le temperature fresche delle altitudini permettono una crescita più lenta delle piante, grazie alla quale si sviluppa una maggiore complessità di aromi nel gusto e nell’olfatto. La tazza si presenta complessa e articolata e si possono apprezzare numerose sfumature e note.
- Il suo basso contenuto di caffeina (sensibilmente inferiore a quello della varietà Robusta) lo rende una scelta adatta a chi è sensibile alla sostanza o a chi non riesce a rinunciare al caffè, e può così berne un po’ di più senza eccedere con la caffeina.
- noto per il suo gusto dolce e delicato, che permette alle apprezzate note floreali e fruttate di emergere e donare piacevole acidità alla tazza. Il risultato? Un caffè vivace e delicato, dove si possono gustare note di albicocca, mandorla, fiori, ma anche nocciola, caramello e cioccolato a seconda della specifica varietà.
Perché si chiama caffè Arabica?
La specie è scientificamente conosciuta come Coffee Arabica, che a dispetto del nome non è originaria dell’Arabia Saudita, ma delle montagne dell’Etiopia.
La pianta fu portata dal territorio etiope all’odierno Yemen, dove trovò terreno adatto alla sua crescita ed ha avuto origine la coltivazione su larga scala.
Dopo l’arrivo della pianta nel loro territorio, alcuni studiosi arabi iniziarono a documentare il metodo di preparazione del caffè e il nome ‘Arabica’ nacque proprio dal legame dei chicchi con l’Arabia, dove ottenne la sua prima popolarità. Da questi territori è poi giunto in Europa (per approfondire la diffusione del caffè leggi qui).
Da dove viene il caffè Arabica?
Oggi è coltivato in varie e vaste zone della cintura del caffè, la fascia del mondo compresa tra i due tropici.
Le nazioni più rinomate per la coltivazione e l’esportazione di caffè Arabica sono:
In Africa:
I caffè africani hanno un profilo aromatico con note molto evidenti di frutta, fiori o vino, soprattutto nei caffè lavorati in modo più naturale. Queste note così distintive si pensa derivino dalla composizione del terreno.
- Etiopia: il paese di origine del caffè, l’arbusto di Arabica in particolare cresceva nella regione di Kefa allo stato selvatico. Unico paese dove attualmente si conservano ancora foreste di caffè selvatico, tutt’oggi fonte di raccolto. I caffè etiopi sono tra i più distintivi e vari, con molte differenze di sapore a seconda della lavorazione. Al di là delle sfumature che si possono riscontrare si può tranquillamente affermare che i chicchi etiopi sono considerati tra i più pregiati Arabica in commercio con decise e ricercatissime note fruttate e vinose e con un corpo pieno e rotondo.
In Centro e Sud America:
Tre dei cinque maggiori Paesi produttori di caffè appartengono a quest’area geografica, dove il caffè è coltivato sia ad alta quota che a bassa, in aziende agricole spesso a conduzione familiare.
- Colombia: secondo produttore al mondo, ci dona un caffè delicato con note dolci e un aroma elevato. Tutte le varietà del Paese sono note per il perfetto equilibrio tra corpo, aroma e gusto. Coltivato in piccole aziende agricole locali le piante del caffè si trovano di solito ad alta quota e in zone impervie e accidentate.
- Brasile: il più grande produttore al mondo di caffè, grazie alla vasta area adatta alla coltivazione di questa pianta, sia ad alta quota, che bassa. Il caffè è generalmente coltivato in grandi piantagioni, a differenza degli altri Paesi dell’area. Nonostante le molte differenze di lavorazione e territorio che possono dare origine a diverse sfumature in tazza, il profilo tipico del caffè brasiliano è un caffè dolce, dal corpo medio con una acidità molto bassa.
- Costa Rica: Arabica lavorata ad umido, coltivata ad alta quota in regione montuosa e umida. A differenze delle altre zone dell’America qui il caffè ha un’acidità acuta e fresca con una corposità media e setosa e con note di cioccolato e agrumi.
- Guatemala: paesaggio aspro con terreno vulcanico e coltivazioni a 1400 mt slm che donano alla tazza un gusto pieno ed invitante, con note speziate e di cioccolato, un profilo aromatico completo e persistente al palato.
- Giamaica: blue Mountain giamaicano, la varietà più costosa in assoluto. Eccellenza indiscussa con il suo aroma intenso e forte, il gusto pieno equilibrato e fruttato. Acidità giusta e persistenza raffinata. Coltivato ad altitudini elevate, che arrivano oltre i 2100 mt slm
100% Arabica. Il prestigio e la raffinatezza.
Il suo chicco ha una forma ovale con un taglio centrale non molto pronunciato, a forma di S.
E’ una varietà delicata, sia in fase di coltivazione, che in fase di tostatura, macinatura ed estrazione.
Durante i processi di lavorazione è necessaria la massima attenzione nel calibrare i metodi per non rovinare i chicchi.
Riuscire, attraverso la loro lavorazione, a far emergere la complessità degli aromi presenti nei chicchi è la vera sfida, e anche il tocco segreto, dei torrefattori di qualità.
Essenziale in questa fase l’esperienza e la cura, capaci di riconoscere ed esaltare le caratteristiche di ogni specie e le peculiarità a seconda delle zone di provenienza e del raccolto, che di anno in anno può variare necessità di lavorazione.
Trovare le migliori piantagioni, saper riconoscere le particolarità del raccolto, tostare al giusto livello, e separatamente, le varie origini per poi miscelare gli arabica di diverse nazioni e piantagioni, è solo una parte del delicato mestiere del torrefattore. Forse la più importante. Noi lo facciamo dal 1930.
