QUALI SONO I BENEFICI DEL CAFFÈ? UN MEDICO PISTOIESE TRA I PRIMI A PARLARNE: GIOVAN DOMENICO CIVININI

Quali sono i benefici del caffè? Il primo a parlarne con intenzioni scientifiche fu un medico pistoiese alla corte dei Medici.


1731, alla Società Botanica Fiorentina si sta per tenere il primo discorso accademico e scientifico sulla storia e sui reali benefici del caffè. 


A tenere la lezione è il medico pistoiese Giovan Domenico Civinini.


Le origini e le proprietà del caffè sono da sempre stati avvolti da un alone di mistero e fantasia, eredità dei racconti di viaggiatori e commercianti che, dal Cinquecento in poi, iniziano ad introdurre in Europa Occidentale la bevanda nera. Affascinati dalle scoperte di mondi lontani più che da reali dati scientifici, hanno introdotto il caffè in Europa accompagnandolo con mitici e leggendari racconti circa i suoi effetti e le sue caratteristiche.

Nel Cinquecento il caffè era una bevanda già largamente consumata dai popoli del Medio Oriente islamico, ed è da quelle terre che arriva in Europa, motivo per il quale viene chiamato anche Vino d’Arabia. Ma le sue origini non sono le terre islamiche, bensì l’altopiano di Kaffa, in Etiopia, da dove poi si è diffuso in Yemen e successivamente in tutti i Paesi dell’area islamica mediorientale.

 

Ma come arriva in Europa il caffè? E come viene accolto? 


Contrariamente a quello che si potrebbe pensare oggi, il caffè non ha avuto vita facile inizialmente in Europa. Situazione molto diversa da quella attuale se si pensa che oggi il caffè è tra le bevande più consumate al mondo, simbolo indiscusso dell’Italia e degli italiani, conosciuto e consumato in tutto il mondo.


Le ultime ricerche dell’ICO (Internation Organization of Coffee) parlano di:

  • 2.6 miliardi di tazzine consumate ogni giorno nel mondo,
  • seconda bevanda più consumata dopo l’acqua
  • il 20% dei consumatori abituali supera le 5 tazzine al giorno,
  • dopo il gas naturale è la materia prima più esportata al mondo.

Ma non è sempre stato così, per molto tempo il caffè è stato considerato una bevanda espressione di Satana! Ostacolato dalla Chiesa, sconsigliato e demonizzato perché considerato afrodisiaco, capace di rendere troppo vigili e disinibiti anche i caratteri più timidi, avvolto da dicerie e falsi miti, guardato con diffidenza, il caffè era un po’ emblema di vizi, tentazioni, e strani poteri.

 

I secoli passano e nel 1731 qualcosa stava finalmente cambiando.


Il medico pistoiese Civinini è alle origini di questa rivoluzione “scientifica”, che segna l’inizio di una nuova vita per il caffè.


Scopriamo come il medico pistoiese lo descrive nel 1731 nella celebre lezione tenuta alla Società Botanica Fiorentina e interamente dedicata al caffè.


Gli aspetti scientifici iniziano a guadagnare terreno rispetto ai racconti mitici dalle note fantasiose ed esotiche; supposizioni su possibili effetti dannosi e travianti, che hanno accompagnato fino a quel momento la misteriosa bevanda nera, avranno vita breve.


Civinini ha chiare ambizioni scientifiche, crede nello spirito di sperimentazione scientifica, nella conoscenza analitica come promotrice dello sviluppo della società; siamo infatti in pieno Secolo dei Lumi. 


E con queste intenzioni che gli fanno da guida, Civinini inizia la sua lezione ripercorrendo i trattati e gli scritti di autori passati che fino a quel momento hanno scritto di ricerche sulla pianta, sui frutti e sulla bevanda del caffè. 


 

  • Vuole ricostruire la storia del caffè attraverso personaggi e fonti verificabili, è così che cita: Prospero Alpino con la sua De Plantis Aegypti del 1592, Pietro della Valle che nel suo Viaggi dedica un brano al modo di preparare e degustare la bevanda dei Turchi, e poi Antoine Galland, il francese B. de Molainville, i letterati Francesco Redi e Anton Maria Salvini, accademici della Crusca, i primi a inserire il caffè in componimenti letterari; tralasciando o smontando le tesi delle opere più fantasiose che trattavano il caffè con quella curiosità per l’esotico e il lontano che porta a descrizioni più leggendarie e mitiche che non a veri e propri approfondimenti tecnici.

 

  • Ne descrive l’arrivo in Europa e poi in Italia attraverso Niccolò Virsen, console di Amsterdam e Prefetto della Compagnia delle Indie orientali (anche se pare sia stato il mercante olandese Pieter Van der Broeke a rubare alcune piante di caffè dagli arabi e portarle in Olanda), che, nel 1616, dona una pianta di caffè all’orto botanico di Amsterdam. Alcuni esemplari prodotti ad Amsterdam furono poi donati al Giardino Reale di Luigi XIV a Parigi. Poi all’Orto Botanico di Pisa di Cosimo III de’ Medici. Era il 1715 e grazie alle serre del medico e botanico Michelangiolo Tilli ha inizio in Italia la coltivazione delle piante di caffè. Grazie all’operato di questi sovrani illuminati, medici e scienziati viene promosso lo studio e l’analisi del caffè, evidenziandone caratteristiche, benefici, reali controindicazioni e spazzando via falsi miti, pregiudizi e bizzarre credenze popolari .

 

  • Civinini descrive gli aspetti salienti del caffè, parlando:
  1. del suo sapore “amarognolo e austero”,
  2. della tostatura; Civinini spiega come questa pratica sia fondamentale per sprigionare gli aromi del caffè, che il seme deve essere fresco, non molto grosso, di colore verde, tostato e macinato da poco per essere ben gustato. Pratica delicata la tostatura, se eccessiva rischia di compromettere l’uso dei grani,
  3. dei suoi benefici, dichiarando che analisi di laboratorio rivelano effetti digestivi, che il caffè riesce a lenire l’acidità del fegato e a fluidificare gli “intasamenti”. Scioglie le sostanze grasse e aiuta la circolazione del sangue. Apprezzati anche gli effetti diuretici. Ottimo alleato per il trattamento delle malattie respiratorie, come tosse, asma e persino la tisi,
  4. dei benefici più noti: rende la mente vigile e acuta, diminuisce il mal di testa, combatte sonnolenza e apatia, migliora l’umore. È in sostanza un ottimo tonico per mente e corpo,
  5. delle controindicazioni, smentisce la falsa credenza che il caffè potesse condurre ad impotenza maschile, ma per i suoi effetti diuretici lo sconsiglia a persone molto magre e di gracile costituzione, non adatto a chi soffre di insonnia e malattie cardiache,
  6. conclude con un invito alla moderazione, sottolineando che un uso eccessivo di qualsiasi cosa è nocivo, anche del caffè, elogia il senso di moderazione e misura, alla sobrietà, unico elisir di lunga vita.
Possiamo leggere la lezione del medico Civinini in ristampa anastatica, edita da Apice Libri, a cura di Raffella Setti.

 

Pistoia e il caffè: un amore storico


Antica intesa quella tra la città di Pistoia e il caffè, iniziata in tempi lontani con il medico Civinini e portata avanti dal Sig. Ugo Incerpi che, nel 1930, mosso dal desiderio di servire il miglior caffè di sempre ai propri clienti del bar a Montecatini, acquista la sua prima tostatrice. È la nascita della Torrefazione Caffè New York, inizia così la nostra passione per il caffè, tramandata da generazioni, che ci rende ambasciatori del buon caffè nel mondo.


Il Sig. Ugo Incerpi si appassiona e si specializza sempre di più, l’affascinante arte della tostatura e della miscelatura del caffè sono attività che richiedono impegno, costanza. Serve la pazienza di testare, di scoprire e rispettare le necessità delle singole origini dei grani, la capacità di osservare, la creatività e il coraggio di osare. 


Ed ecco che dopo vari tentativi arriva a creare la sua prima miscela ad hoc. Completa e bilanciata nel gusto, avvolgente nell’aroma, decisa nel carattere. Si tratta della miscela “Primeros”, un tripudio di dolcezza sapientemente mixata alla forza e all’intensità dell’autentico espresso italiano! Ed è subito caffè New York. Il caffè buono davvero!


Oggi la ricetta della storica miscela “Primeros” potete trovarla nella sua nuova veste MISCELA P NERO, con il gusto inimitabile di sempre!

planisfero con indicate le zone di origine del caffe
aroma, corpo, intesità e acidità della miscela per le cialde caffe caffè new york
note olfattive e gustative della miscela in grani caffè new york pnero.
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